Alle preoccupazioni e accuse a Italia Nostra sollevate a seguito della sentenza del TAR del Lazio sulla TAV, riteniamo necessario replicare precisando quanto segue.
Il TAR Lazio con la sentenza n. 15136 pubblicata il 24 luglio 2024 ha ritenuto fondato il ricorso di Italia Nostra nella parte in cui ha rilevato che il progetto definitivo non era legittimo, così come approvato, poiché non era stata effettuata una nuova valutazione di impatto ambientale in relazione all’ampliamento della portata del bacino di laminazione del torrente Onte rispetto al progetto preliminare.
Il bacino è un’opera “in compensazione” che deve essere costruita da IRICAV a causa del forte impatto dell’opera ferroviaria sul territorio da essa attraversato, come si afferma in sentenza, per evitare alluvioni e dissesti idrogeologici.
Non si tratta quindi di una mera questione burocratica ma di rispetto della legalità e dei valori costituzionali quali la salute e l’ambiente.
Grazie all’iniziativa giudiziaria di Italia Nostra è stato pertanto evitato che la TAV venisse realizzata nel territorio vicentino senza una idonea valutazione tecnica di una parte determinante del progetto, indispensabile per evitare gravi conseguenze ambientali, rischi e danni futuri.
Il ritardo nella realizzazione del bacino è addebitabile alla Commissione tecnica VIA e al Commissario straordinario che ha approvato il progetto, e non a Italia Nostra e al Tar che hanno rilevato le illegittimità degli atti.
Consiglio Direttivo di Italia Nostra Vicenza